Vai al nuovo sito Flysimreal

Landing to Genova

Sono a Nizza e dopo aver fatto una visita al Casinò decido di ritornare in Italia in volo. In aeroporto trovo un bel Twin Bonanza pronto a farsi portare sù. Questo bimotore è stato un “cult” negli anni 50-60 sia in USA che in Francia. E’ dotato di due motori a pistoni da 480 HP che fanno un bel casino. La strumentazione risente degli anni ma pilotarlo sarà un piacere. Negli screenshots qui sopra rispettivamente: al parcheggio presso l’aeroporto; in salita dopo il decollo; una vista laterale sulla costa azzurra; una panoramica dell’aereo sopra Camogli e in finale a Genova dal cockpit.



L'atterraggio a Fort Worth visto dalla Torre di Controllo. Si può comprendere meglio l'avvicinamento e l'assetto del veivolo. L'atterraggio è la parte forse più impegnativa del volo. Il mio istruttore diceva sempre che gli atterraggi non sono mai uguali.
E aveva ragione...

Se sei appassionato di aeronautica e interessato a saperne di più clicca qui.

Landing to Fort Worth



Vista simulata



Vista real. Non sono io quello nel video

Sono nel cockpit del mio caro piper 28 cherokee. Dopo aver chiesto a Fort Worth approach l'autorizzazione, entro in sottovento, inserisco la pompa elettrica ed una tacca di flap. Viro in base,metto una seconda tacca di flap e entro in finale per pista 36. Mantengo 75/80 miglia di velocità,500 piedi in discesa e mi allineo con l'asse pista. Oltrepasso la soglia e tiro leggermente il volantino. L'aereo galleggia dolcemente a pochi centimetri dall'asfalto e poi tocca il suolo con il carrello principale. Dopo aver smorzato un'altro pò di velocità, appoggio dolcemente il carrello anteriore. Ovviamente solo simulato ma le emozioni sono le stesse!!

Hasta la victoria sempre.

L’anno scorso abbiamo deciso di visitare Cuba. E’ stata una decisione per lo più dettata dalla curiosità che da un sogno. L’offerta era buona e con 1200 euro a testa all inclusive a Varadero (dista 120 km dall’Avana). Così insieme ad un gruppo di amici alle sei del mattino ci siamo imbarcati a Malpensa sul volo Blu Panorama. Il viaggio è stato ottimo ma lungo e dopo undici ore di volo siamo atterrati a Varadero. Il nostro albergo era il Kawama club pubblicizzato nella guida come un quattro stelle con piscine e ristoranti. Ci siamo accorti subito che il villaggio non era all’altezza delle quattro stelle dichiarate e la sistemazione lasciava molto a desiderare. Le pareti della stanza erano punteggiate da centinaia di zanzare schiacciate così come la manutenzione, la pulizia delle camere, per non parlare del cambio delle lenzuola che in 15 gg. è avvenuto due volte, su espressa richiesta.
Il buffet del ristorante principale “la tasca” non era degno di essere chiamato tale in quanto il cibo esposto, oltre ad essere corredato da mosche , era immangiabile perché mal cucinato. Degli altri ristoranti (di cui uno millantato come italiano che di tale aveva solo la bandiera) la prenotazione era di settimana in settimana ovvero prenotavi oggi e andavi dopo sette giorni.
Il personale era molto demotivato, scortese e poco incline alla cura del cliente. A Cuba sono tutti dipendenti statali perché è vietata la proprietà.
Al di là di quello che si potrebbe pensare la spiaggia di Varadero, descritta come lunga e bianca meravigliosa è sporca dai rifiuti lasciati dalla popolazione locale e nessuno pulisce la spiaggia. Il mare è bello, limpido, caldo; insomma il mare caraibico.
La pubblicità ha sempre esibito Varadero come il miglior posto turistico dell’isola, la Rimini di Cuba, ma non è così. A parte qualche discoteca frequentata dai locali e da qualche italiano , qualche locale come un bar con un dehor (molto alla buona) per il resto non esiste nulla. Quindi la vita viene vissuta interamente dentro il villaggio e vivere dentro un villaggio (come il nostro) per quindici giorni ….lascio a voi pensare.
Nei giorni successivi abbiamo affittato una monovolume con autista e guida (a Cuba è molto facile perdersi in quanto manca la segnaletica stradale e la polizia stradale, che è molto vigile, multa i turisti soprattutto per eccesso di velocità, peraltro riscontrata molto soggettivamente). Abbiamo organizzato per conto nostro (con i tour operator il costo sale notevolmente) delle escursioni giornaliere al prezzo di 40 CUC a testa, i pesos convertibili riservati escluysivamente ai turisti (1 CUC equivale ad un dollaro o euro che per i cubani ha lo stesso valore). Abbiamo visto le città più grandi dell’isola come Santa Clara (l’unica cosa da vedere è il mausoleo di Che Guevara), Cinfuegos con le sue meravigliose coste, Trinidad dove il tempo si è fermato a metà 800 e poi l’Avana.
L’Avana è una bella città, sicuramente da vivere e da conoscere. E’ assolutamente obbligo visitare l’Avana vecchia dove l’architettura risalente all’800 è chiaramente di discendenza spagnola. Alcuni quartieri sono in decadimento, altri sono in ristrutturazione (con i soldi dell’UNESCO in quanto è patrimonio dell’umanità).
Consiglio la guida della Lonely planet (costo circa 30 euro) per la descrizione delle località , costi, trasporti, economia, cosa fare e cosa è vietato. E’ stata utilissima.
Al ritorno l’aereo ha avuto un problema e siamo atterrati a Santiago de Cuba, ad est dell’isola. Siamo stati ospitati in uno dei resort a Guardalavaca, nuova località dove stà nascendo il nuovo polo del turismo. Questi resort sono bellissimi e c’è di tutto, credetemi. Ma fuori da questi villaggi non c’è nulla e l’Avana dista mille km!!! Inoltre il mare non è più quello caraibico ma le coste e i paesaggi sono simili a quelli italiani.
Per concludere un suggerimento. Varadero, meta soprattutto dei turisti italiani, ormai è “scoppiata”, come ci ha riferito la guida del posto e altre persone locali ed è diventata meta del turismo cubano. Il turismo sessuale anch’esso è in rapida diminuzione a causa delle leggi volute dal governo (la polizia arresta i locali se sorpresi a parlare con uno straniero salvo mazzetta!!!).
Se andate a Cuba per una settimana va bene il resort, ma se state di più consiglio di viverla facendo tappa nelle località più belle; sarebbe ottimale fare una settimana di resort e l’altra free.
Leggete le opinioni.

Per vedere le foto vai all'album foto.

Atterraggio a Milano


Una tacca di flap e mi allineo all’asse della pista dando tutto motore. Vr a 55 e V1 65, climb speed a 80. La visibilità è scarsissima e salgo fino a 5000 piedi dove finalmente vedo qualcosa. Sorvolo, secondo i miei calcoli perché non vedo nulla, la verticale di Chivasso, di Casale M.to e virando di per prua 104° mi dirigo verso il VOR di Voghera dopo aver avvisato LINATE avvicinamento. Le raffiche di vento scuotono l’aereo ma riesco a tenere la rotta. Sorvolo a 3000 piedi il VOR e viro per 043° fino a quando non intercetto il glide dell’ILS di Linate. Finalmente intravedo le luci della pista 36 e finalmente dopo 45 minuti circa di volo atterro. Linate ground mi dice di liberare subito la pista perché dietro di me è in avvicinamento un Airbus 320 di Alitalia. Mi dirigo verso il terminal secondo le istruzioni e parcheggio vicino ad un 737 di AIRONE.

Decollo da Torino


Ore 14.20 circa. Osservo il tempo e credo che non si aggiusterà e nelle previsioni on line ho la conferma che perdurerà. Stilo un piano di volo IFR (strumentale) e prenderò il Cessa 182 che ha tale tipo di strumentazione.
Aeroporto di Torino Caselle ore 14.45: sono al parking vicino ad un 737 cargo della Scandinavian. La Torre mi comunica: visibilità 3 miglia, vento da 231° a 7 nodi e pressione 29.80.
Potrei desistere ma decido di decollare lo stesso

Cockpit Cessna 182


Riuscite a distinguere la differenza?
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...