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Veteran Vintage: Zia Ju

Ho scaricato dal sito di Pierino Primavesi il suo splendido Ju 52 nelle varie versioni. L’aereo è per FS 2004 ma io l’ho provato con FSX e gira benissimo. Inoltre, oltre alle bellissime texture e al favoloso panel (guardate le screenshot), si può scaricare un addon per il lancio dei paracadutisti. Fantastico!!!
Al contrario dell’SM79 che aveva poca documentazione inerente il pilotaggio (gli eventi bellici hanno distrutto tutto) per lo Ju 52 è disponibile una check list molto precisa e internet mi ha fornito altre informazioni sui comportamenti e le dinamiche del volo. Pensate che nel mondo ancora oggi vola questo tipo di aereo (una di queste è la Svizzera) a dimostrazione della bontà del velivolo e della tecnologia, per l’epoca avanzata e peraltro ancora valida ai nostri tempi!
Ho dovuto faticare un po’ per capire la disposizione dei strumenti (è scritto tutto in tedesco), il principio della bussola connesso con il pilota automatico, dei manometri relativi a pressione del carburante, dell’olio, del circuito elettrico, delle radio, tutto originale (è stupendo il pannello relativo alle radio e agli ausilli alla navigazione). L’altimetro è espresso in metri (che bello!) ed il variometro in m/s.
Ho ricalcato alla lontana l’Operazione C3 ovvero la mancata invasione su Malta che doveva essere eseguita con un iniziale lancio di parà ( della Divisione Folgore) e poi con un successivo sbarco delle forze dell’asse.
Infatti ho pianificato un volo con partenza da Catania, lancio di para’ su Malta e ritorno a Catania.
Le condizioni meteologiche sono eccellenti: sereno con vento 8 nodi da 145°, peso del velivolo al decollo 10.000 Kg circa con 20 parà a bordo. La rotta dopo il decollo sarà 198° con una correzione laterale fatta con il regolo Jappesen di 2°.
Dopo aver applicato tutte le azioni riportate nella check-list, blocco il ruotino di coda e lancio di 3 motori Junkers Jumo a 90% della potenza. A 70 Kmh tiro sù la coda, a 90 KMH raggiungo la V1 e a 120 la VR; l’aereo si alza, scarroccia un po’ ma correggo subito con la pedaliera e mantenengo la V2 ovvero i 130 KMH. Accelero in salita fino a 150 KMH e livello a 2000 m. riducendo la potenza a 1800 RPM con una velocità di crociera di 180 KMH. In crociera controllo tutta la strumentazione e mi diletto a fare delle foto (screenshots)
Una decina di miglia da Malta scendo di quota fino a 500 s.l.m. per il lancio (nella realtà i lanci di guerra erano fatti da circa 100 m.!!!); scelgo una rotta di entrata sull’isola da sud e calcolando il vento che proviene da 160° mi sposto sulla destra della pista 32 di Luqa. Riduco fino a 140 KMH di velocità apro i portelloni e via!!!. L’aereo sgrana una corolla di ombrelloni bianchi. Buona fortuna gente, penso. Aumento la potenza viro per 35° gradi e riprendo la strada per la Sicilia.
E’ stato emozionante pilotare lo Ju 52, un aereo sicuro, non nervoso dotato di una strumentazione che poteva affrontare qualsiasi situazione atmosferica, insomma un aereo tranquillo il cui nomigliolo “zia Ju”, come lo chiamavano i piloti tedeschi, era appropriato.





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