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Cockpit 737 - 800 Sim or Real?

Cockpit 737-800 panel light switch
Rojas Lucena ci ha stupito ancora con il suo Addon free del cockpit del B 737 – 800  per il 737 di default di FSX. Con questo addon i liner simmer possono aggiungere un tocco di real ai loro voli. Cosa chiedere di più?

Rojas Lucena has amazed me again with his free Addon of the cockpit of default FSX Boeing 737-800 . With this addon simmer liners can add a real touch of their flights. What more?


AGGIORNAMENTI:


Per i fan del B 747 è disponibile un bellissimo package del  B 747 DREAMLINER con le texture di Chris Evans e il cockpit di Rojas Lucena. Una vera chicca . Per scaricarlo clicca qui

UPDATE

(2) For fans B 747 a beautyfull B747 by Chris Evans (texture) and Rojas Lucena (cockpit). Clicca qui. 


Mi ha incuriosito la foto, poi ho letto l’autore e ho capito che quello era un addon che si doveva scaricare. Un must come si dice in inglese.  Sto parlando del l’addon del cockpit del 737 versione 800 che va a a sostituire quello di default di FSX. L’autore è Rojas Lucena, uno dei design più bravi per Flight Simulator. Ho già avuto modo di provare i suoi prodotti, tutti free, come il Citation X e l’MD 83. Con il suo addon del cockpit del 737 andavo a colpo sicuro!
 I Liner simmer possono dirsi soddisfatti perché con Lucena hanno raggiunto il massimo del real con un prodotto interamente free. Sicuramente il prodotto paywere PDMD di Capitansim ha dei punti di forza, soprattutto nella grafica, ma l’addon di Lucena regge onorevolmente il confronto.
Vediamo quali sono le differenze tra il cockpit di FSX e quello di Lucena.
1.    Il top della strumentazione è l’FMC, già presente nel Citation e nell’MD 83. Con l’FMC cambia molto nella simulazione, soprattutto nella pianificazione della rotta; insomma aggiunge un po’ di sale nel volo che nei liner certe volte diventa noioso, soprattutto nelle lunghe tratte quando è inserito il pilota automatico. Ovviamente per sfruttare appieno questa chicca bisogna saper usare l’FMC, ma niente paura perchè all’interno dell’addon c’è un tutorial  in pdf che ne spiega il funzionamento.
2.    Ora i tergicristalli sono animati, aggiungendo un tocco di realtà specialmente quando piove creando degli effetti sul vetro.
3.    Lo switch delle luci del pannello che creano di notte un effetto realistico.
4.    Lo switch delle luci della cabina è attivo.
5.    L’attivazione dello switch dell’autobrake.
6.    Apertura del finestrino del pilota e copilota premendo i tasti shift+E
7.    Attivazione del Ground Proximity Warning System.
Il file è scaricabile dal sito Simviation. E’ importante sapere che è stata rilasciata una prima release chiamata “FSND FSX-B737 Upgrated_Cockpit”. Successivamente è stato messo a disposizione una patch relativa al FIX del GPWS. A distanza di qualche giorno Lucena ha messo a disposizione l’aggiornamento chiamato “FSND FSX-B737 Upgrated_Cockpit-2” che contiene tutte le modifiche ed è questo che deve essere scaricata.
L’aggiornamento ha eliminato alcuni bug che portavano alcune volte il simulatore in crash e ha migliorato delle utitlity del cockpit.
Il file di cui sopra contiene una cartella con delle foto,  un file di pdf con un tutorial circa l’uso del FMC e due file eseguibili. Uno chiamato “FSND FSX-B737 Upgrated_Cockpit” e l’altro “Reverse to original mode”.
Il primo è l’addon vero e proprio ed è auto istallante, basta indicargli il percorso dove si trova la directory del vostro FSX. Il secondo è un eseguibile contenente i file originali del 737 di FSX nel caso che vogliate ritornare alla versione di default.
Prima di istallare il primo file leggere attentamente il file “read me” dove l’autore consiglia vivamente, di fare comunque il backup dei file originali del 737, non si sa mai.
Però se volete fare un volo con il cockpit di Lucena e, soprattutto, se volete renderlo più real in assoluto  è necessario conoscere tutta la strumentazione e i sistemi di volo.
Le funzionalità del cockpit di un 737 non sono le stesse di quelle del un Cessna 172. Quindi se avete solo qualche oretta a disposizione e non volete perdervi in checklist chilometriche rivolgetevi a qualcosa di più semplice come il 172 o il Piper 28.
Su internet è reperibile moltissimo materiale in merito, flight manual, instrumental handbook, operation manual, tutorial.
Per dare un tocco di real al simmer incallito segnalo alcuni siti o documenti che potete  scaricare per rendere più real il vostro volo.
Dal sito smartcockpit  alcuni manuali e tutorial inerenti il 737-800  e 737-NG (che sono pressoché uguali). Vi avverto che sono molto tecnici perchè si riferiscono ai 737 real.
Dal sito iFly si può scaricare un file pdf dell'Operation Manual. Più che un manuale lo considero un tutorial, facile anche se corposo. Ci sono molti esempi circa il funzionamento della strumentazione; se devo consigliare il tipo di manuale scelgo questo.
Un'altro Operation manual, riferito alla simulazione (ma non  fatevi trarre in inganno) è un manuale della Delta Virtual Airline. Un semplice, ma efficace manuale che può soddisfare le esigenze "quick" dove è anche compresa una checklist.
Inoltre credo che i manuali accostati ai filmati completino il sapere. I filmati su Youtube inerente il 737 sono migliaia. Ho scelto quelli che più possono servire ad un piklota virtual.
Che dire di più. Buon volo!

Cockpit 737-800 real

Particolare del cockpit del 737-800 real

Prticolare del cockpit di  Lucena. Notare il FMC attivo.
Particolare del vetro laterale del pilota in chiusura.

Vista del overhead panel. La maggior parte dei switch sono attivi.



Tutorial dell'Ovehead panel
  




Pedestal instrument con le manetti dei motori e le leve dei flap.
Cockpit di default di FSX per 737-800


Caratteristiche del cockpit di Lucena che vanno  implementare quello di FSX.

Volo a Courchevel - Flight to Courchevel

Il Beech Baron parcheggiato a Torino Aeritalia
In volo a Courchevel con il Beech Baron 58. Ho sudato parecchio (real!) perché atterrare sull’altiporto è come atterrare sul ponte della USS carrier Ronald Reegan. E purtroppo con qualche danno!

In flight in Courchevel with Beech Baron 58. I sweat a lot (real!) because land on the airport  is to land on the deck of the USS carrier Ronald Reagan. And, unfortunately, with some damages!
Read more with the translator...

Forse è la nostalgia dei tempi andati, quando perdevo serate volando con FS 5 o con FS 98. E’ vero, ero più giovane e il lavoro non era ossessionante come adesso che non ti lascia nemmeno respirare.
Sono stato colto da un raptus e mi son chiesto: perchè non andare in Francia, nell’alta Savoia per fare una puntatina a Courchevel?
Ok, l’idea mi piace e mi metto a lavoro. Lo scenario di base ce l’ho (il solito UTX europe) devo solo scaricare le scenery relative all’aeroporto. Vado su internet e dopo poco m’imbatto negli scenari di ben quattro altiporti riuniti in un unico file, scaricabili dal sito francese vfr-air.
Dopo aver istallato gli altiporti devo trovare le carte relative che sono importantissime. Trovare una pista sulle montagne è già difficile, figuriamoci se non si hanno le carte giuste perché se sbagli e t’infili in una valle, puoi non uscirne più.
Per fortuna c’è internet e per trovarle c’è voluto un poco, ma alla fine gli sforzi sono stati premiati. Ho quello che cercavo. Dentro il file che contiene le carte, a corredo, ci sono delle foto che spiegano nel dettaglio l’avvicinamento e quali sono i punti di riporto per arrivare in finale.
E’ quasi tutto a posto e siccome sono uno che in volo vuole essere sempre sicuro, cerco su You Tube i landing e take off a Courchevel. Ci sono molti video in merito, ma mi colpisce uno in particolare che riguarda il decollo di un Beech Baron. Caspita un Beech Baron!  Credevo che non potessero operare da quell’aeroporto. Bene! Decido che il mio aereo sarà proprio un B. 58.
Scelgo il Beech di default di FS con il cruscotto Garmin 1000. L’aeroporto di partenza è Torino Aeritalia che dista nemmeno cinquanta di minuti da Courchevel. Il volo non ha storia. Meteo reale, calma di vento, temperatura 5° pressione 29.91. Decollo da Torino diretto per Val di Susa, quando sono in verticale di Susa viro per Novalesa, poi per il lago del Moncenisio. In Francia riporto in verticale la Roche Ferran e Col Tambour.
Fin qui bene, ma ora arriva il bello. Con la cartina di avvicinamento (appesa sul volantino) seguo tutte le procedure, ma non riesco proprio a trovare la pista (che è 535 mt. di lunghezza). Finalmente scorgo qualcosa e faccio un passaggio sulla verticale dell’aeroporto. OK, mi dico, è questa! Viro sulla destra, perdo quota e mi ripresento in finale per pista 22.
La pista di Courchevel è come una rampa lunga 535 mt. simile a un grande sky jump. La soglia pista  orientata a 220 è 6371 feet mentre la testata 05 è di 6583 dove c’è un grande pianoro con la torre e il parking.
Quindi devo arrivare sulla soglia pista a 6400 feet circa . Bene ma c’è qualcosa che non va, la pista è alta e si avvicina troppo velocemente. A un certo punto l’aereo scarroccia di lato, segno che c’è un bug nella scenery o c’è del vento al traverso. Alla fine tutto ok? Assolutamente no! Non ho calcolato alcune variabili e atterro un po’ violentemente spezzando il carrello anteriore. Che delusione!
Dopo l’istallazione dell’aeroporto avevo provato l’atterraggio a Courchevel con il mio C 182 e tutto era andato bene. Forse ho voluto esagerare scegliendo il Beech Baron, un bimotore più veloce in atterraggio del 182. Credo che si siano verificate una concatenazione di errori (che nella realtà portano a veri incidenti).
Alcuni sono di carattere umano altri imputabili al simulatore. Dal punto di vista umano devo dire grazie
alla mia spacconeria per aver usato un aereo bimotore senza calcolare le caratteristiche specifiche per quel tipo di manovra e senza aver provato l’atterraggio. Quindi, come già detto, sono arrivato troppo veloce, alto, con un vento che proveniva dalla mia destra ( da 300° circa) e, per ultimo, non essendo molto abituato al cruscotto  Garmin 1000, il mio sguardo è stato impegnato qualche secondo di troppo sul cockpit.
Secondo me il simulatore ha qualche colpa per l’effetto non tridimensionale della visione sullo schermo con un appiattimento (ricordo che la pista va in salita) che mi ha ingannato, senza contare l’ostacolo di roccia davanti alla pista che ti impone di arrivare un po’ alto per poi tirare giù; nella realtà questo sperone è posto più in basso.
Peccato, dopo aver condotto un volo molto bello e suggestivo, finire sulla pista di Courchevel con il carrello rotto non è stato il massimo. Questa è una lezione che terrò a mente per il futuro. Ovviamente nella realtà non mi sarei comportato così, ma con il simulatore ti puoi permettere qualcosa in più che nel mondo reale non faresti mai.
Quindi non mi è rimasto altro che ricaricare la scena e riprovare l’avvicinamento. L’atterraggio è poi riuscito, anche se non mi ha soddisfatto molto.
Volevo riscattarmi e ho provato un atterraggio su l’altro altiporto, Meribel (compreso nel file di prima),  a qualche minuto  di volo da Courchevel e ho usato il mio C 182. Mi son preparato per bene, ho visto qualche video e ho stampato la cartina di avvicinamento di Meribel. Stavolta l’atterraggio è stato ottimo e dopo aver toccato le ruote sulla pista mi son diretto al parking sotto lo chalet, vicino alle piste da sci. Un piccolo riscatto per una giornata che non mi ha dato grandi soddisfazioni.
Quando non concludo positivamente un volo (per me concludere vuol dire shutdown engine) è come avere sprecato del tempo senza concludere nulla. Oltre l’amarezza e gli accidenti che mi mando!
Ah…un accenno agli scenari degli aeroporti. Sono molto reali e ben curati, soprattutto a Courchevel; insomma ti sembra davvero di essere lassù.
Se volete cimentare le vostre capacità di pilotaggio scaricate gli scenari dal sito vfr-air.
Comunque per rilassarmi ho fatto una sciata virtuale sulle meravigliose montagne dell’alta Savoia. A proposito anche a Courchevel ho visto dei SUV, ma eravamo in Francia quindi non c’erano quelli dell’agenzia delle entrate a caccia d’evasori.

Rotta tracciata da Torino a Courchevel



Internet mi da un aiuto: il video mi aiuta a capire l'atterraggio a Courchevel

Torino Aeritalia: ho appena messo in moto
Appena decollato faccio rotta per la Val di Susa
In lontanza il castello di Rivoli, in bassa Val Susa, come punto di riporto

Il display n. 2 in modalità GPS. Seguo la rotta tracciata con Plan-G
Il display primario. Sul video, in basso a destra, ho attivato la modalità FPL per avere tutti i punti rotta
Val di Susa. Tra qualche minuto riporto in verticale di SUsa. Si vedono le due statali e il fiume Dora

Riporto sopra Susa e tra poco virerò per Novalesa
Superata Novalesa sono in vista del lago del Moncenisio
Passo sopra Col Tambour sono già in Francia. Tra qualche minuto dovreiessere in vista di Courchevel

Dopo aver cercato un po' finalmente intravedo qualcosa. Faccio un passaggio in verticale per vedere la situazione
Seguo la carta di avvicinamento, faccio un paio di virate e mi porto in finale per pista 22. Si vede prima della pista lo sperone di roccia che ti porta a rimanere alto in soglia pista.
Purtroppo ho scassato il carrello in pista. Sono incavolato! Dalla modalità mappa reimposto la posizione e finalmente, con qualche difficoltà riesco a posare le ruote in pista. Mi porto al parking. L'aeroporto è ben curato e a parte la signorina sbracciata in mezzo la neveil resto  è molto reale
Un'altra foto dell'altiporto. Mi porto nella zona riservata agli aerei. La scenery rispecchia la realtà.
La zona degli chalet. Praticamente scendo dall'aereo e metto gli sci!


Sullo sfondo la torre di controllo. Quando si atterra bisogna dare molto  motore perchè la pista è in salita
Meribel dista qualche minuto di volo da Courchevel. Stavolta uso il mio 182 . Individuare la pista con la neve non è stato facile. Communque atterro senza problemi.
Mi dirigo al Parking. Anche la scenery di Meribel è molto reale e ben curata.
Sono praticamente sulle piste da sci. Tra poco spegnerò il motore e metterò gli sci.
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