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P3D v.4: l’anno del 64 bit - P3D v.4: The year of 64 bit

Il 2017 è una pietra miliare per la simulazione a 64 bit derivata ESP (il motore grafico di FSX), i cui sviluppi e aggiornamenti porteranno a una migliore simulazione. Si incomincia da P3D v.4.

2017 is a milestone for the 64 bit derived ESP simulation (FSX graphics engine), whose developments and updates will lead to better simulation. Starting with P3D v. 4.

Anno Domini 2006: nasceva la decima saga di Flight Simulator che ha fatto sognare (e incazzare) un’intera generazione di simmer, ma che ci ha permesso, seppur virtualmente, di pilotare ai comandi dell'aereo preferito avvicinandoci alla cultura aeronautica. I più ricorderanno che l’esordio di FSX non fu felice, ma grazie al lavoro dei tecnici di MS, che partorirono un paio di corposi pack integrativi e, soprattutto, all'abilità, dedizione e buona volontà di tanti designer, raggiunse poi il successo che tutti noi sappiamo. Tuttavia il mondo della simulazione ha vissuto il suo medioevo poichè negli ultimi anni FSX era offuscato dai limiti derivanti dal suo codice sorgente a 32 bit che non permetteva più un ulteriore sviluppo e che quindi era destinato a morte certa. In merito a ciò avevo scritto qualche mese fa uno specifico articolo sulla limitazione dei simulatori a 32 bit.
Il 2017 è il rinascimento della simulazione targata FSX, infatti la Lockheed Martin ha riscritto il motore grafico ESP di Microsoft a 64 bit. Il nuovo nato si chiama P3D v.4 è stato rilasciato a fine maggio (seguito da un hotfix datato 26 giugno che migliora alcuni parti anche se bisogna disinstallare il programma, poi installarlo compreso di hotfix e riattivarlo. Chi fosse interessato legga qui per le istruzioni)



Per la verità P3D v.4 non è il primo simulatore a 64 bit in commercio, già da tempo X-plane 11 gira su questo tipo di architettura e lo stesso dicasi per Flight Gear, unico simulatore free. Ma, come citato prima, P3D è il primo simulatore derivato dal codice sorgente della Casa di Redmond con l’architettura a 64 bit che permetterà nuovi sviluppi in termine di hardware, scenery, aumentando il Frame Rate garantendo quindi la fluidità delle immagini.
Anche in casa Dovetail si lavora alacremente con il nuovo simulatore a 64 bit che si chiamerà Flight Sim Word (FSW) il quale vedrà la luce con la versione definitiva presumibilmente a settembre. Per ora dobbiamo accontentarci di una versione pay chiamata Early Access emanata per coinvolgere la comunità dei simmer durante il processo di sviluppo.  Ma di FSW ne parlerò in un post dedicato appena sarà disponibile sul mercato la versione definitiva. 
Ritornando su P3D v.4, sono passati solo 3 mesi dal rilascio del programma, ma qualche considerazione la si può già fare. 
A prima vista P3D v.4, paragonato alla versione v.3 a 32 bit, non cambia molto, ma ad un esame più approfondito ci accorgiamo di alcune novità: l’aggiornamento delle SRTM (Shuttle Radar Topography Mission (SRTM) a 90m per il sud-est asiatico e medio-oriente, vettoriali più dettagliati quali linee di costa, fiumi, laghi, ferrovie, texture più precise su strade, autostrade su alcune parti del mondo. L’autogen rimane quello della versione 3 con nuovi accorgimenti quali la possibilità di configurarlo sulla tratta sorvolata dall'aereo, il vento che scuote gli alberi, il fumo degli incendi e il pennacchio di vapore delle navi da crociera. Un’altra novità sono le dinamic lighting, che danno maggiore realtà all’ambiente come tramonto, alba, o il sole  che acceca gli occhi, mentre il weather engine non cambia, nella sostanza, dalla versione precedente se non per il rain/snow sistem a 3D (formazione di cristalli di ghiaccio). 
Gli aerei di default aggiornati sono quelli costruiti dalla Lockhed Martin come F-22 Raptor, F-35A Lightning II , F-16A, F-16AM, F-16C, Lockheed Electra 10A, Milviz P-38L, Sikorsky MH-60K, Sikorsky S-70A, Sikorsky UH-60A, Sikorsky UH-60L, Sikorsky UH-60, Sikorsky UH-60Q.
La novità più importante è la piattaforma a 64 bit che permetterà l’uso di alte risoluzioni per le scenery, l’autogen che ora può contare sulla totalità della memoria fisica RAM del PC. Quindi si potrà aumentare il settaggio relativo alla complessità degli scenari, degli effetti mantenendo un FPS accettabile e si potranno vedere dettagli di terreno con alte risoluzioni di LOD. Su questi tecnicismi qualche anno fa ho scritto un post in merito che invito a leggere per chiarire alcuni significati tecnici

Screenshot di P3D v.4 (Italy photoreal con autogen, Aerosoft Napoli X, HDEv2 per le nuvole ed un pacchetto scaricato da avsim per le texture del cielo) tratto dal forum del sito Volo Virtuale  autore Nimic)
Secondo la Loockhed Martin le performance del simulatore sono incrementate del 30% rispetto alla versione precedente. Il programma è disponibile online e il download è di 12 GB, sul vostro PC l’istallazione richiederà 28 GB di spazio su disco.
Con un PC performante si potranno ottenere ottimi risultati in quanto il simulatore a 64 bit potrà sfruttare una maggiore memoria RAM disponibile (da 16 a 32 Gb), ma non solo. Oltre alla memoria fisica farà la differenza, in termini di performance, anche il processore in aggiunta a un’ottima scheda grafica. PC Pilot, la nota rivista di simulazione, nel test condotto sulla versione 4, ritiene che nelle aree densamente popolate il FPS con un autogen alto può oscillare da 25 a 60, comunque su aeroporti intensi quali Schipol o Heathrow può mantenere una media tra i 35 e 40, e se si riduce l’autogen, come il movimento degli alberi (che succhia parecchio hardware), il risultato migliora.


Screeshot  P3D v.4 (scenari sono di Aerosoft (Valencia) e Taxi2Gate (Parigi CDG) perfettamente integrati in GSX per la movimentazione delle jetway con SODE) tratto dal sito Volo Virtuale autore Charlie 2)

I costi per la versione v.4 non cambiano da quelli della v.3. Indubbiamente i prodotti P3D sono i più costosi dell’intero mercato degli home simulator. Per il simmer dotato di medie capacità di pilotaggio che desidera effettuare il "voletto della domenica" è preferibile la versione Academic che ha un costo contenuto di 59,95 $, mentre chi vuole qualcosina in più può scaricare la Professional che però ha un costo di 199$. 
Per conoscere i requisiti di  sistema clicca qui ma vi consiglio di riflettere poichè se avete su PC datato o che rientra solo nel requisito minimo indicato dalla LM non potrete sfruttare appieno le peculiarità del nuovo simulatore in quanto dovreste tenere basso l'autogen e allora tanto vale tenersi il buon vecchio FSX!
I più ricorderanno l'esordio di FSX, personalmente il mio PC si impallava ogni tre per due in quanto il programma era pesante e oltrettutto desolante orograficamente,  poi col tempo è diventato quello che è diventato. Di sicuro P3D v.4 è un deciso salto in avanti, ma da questa prima versione non aspettatevi miracoli in termini di FPS.


Le software house (ORBS, UTX, Carenado, Alabeo ecc.) hanno già adeguato i loro prodotti (leggasi addon) alla nuova architettura, che purtroppo non sono gratis; alcuni si devono acquistare ex novo mentre per altri c'è un hotfix a pagamento. Analogamente sono già disponibili prodotti free sui maggiori siti di simulazione come Avsim, Simviation, Flightsim, Rikooo, ecc. anche se sono ancora in numero esiguo. Per la verità esiste un tool di migrazione casareccio ma non garantisco il risultato. 
Tutto bene allora?
Beh... in parte. Ho sempre sostenuto che un simulatore dal costo di 25 o 50 euro fosse poco più che un videogioco e che al quel prezzo non si poteva e si può pretendere una simulazione vicina alla realtà. Però un simulatore dal costo di 199 $ riferita alla versione professional (per non parlare della versione ProPlus a 2300$), deve essere un ottimo prodotto che tenga conto non solo novità tecniche in fatto di hardware ma anche di quelle legate alla fisica del volo e al comportamento dinamico specifico di ogni singolo aeroplano. Quindi più simile al principio di X-Plane!
Di certo la simulazione a 64 bit farà lievitare i costi. Iniziamo dal PC, se quello che avete è recente con il SO Windows 10 allora vi risparmiate una parte della spesa. Ci sono comunque gli addon relativi alle scenery (ORBS, UTX, GEX, FTX), agli aerei (Carenado, Flight1 ecc.), poi il volantino e pedaliera e magari altre utility e se aggiungete il costo del simulatore con la versione Academic i 500 - 600 euro si possono raggiungere rapidamente.
Vediamo quale sarà la risposta della Dovetail con il suo FSW!






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