«No, non farlo!», poi le urla per sei lunghissimi secondi e infine l’impatto al suolo. È l’agghiacciante resoconto di una stazione Tv che ha reso pubbliche le parole finali dei piloti a bordo del jet FlyDubai.
A Boeing 737-800 aircraft, operated by flydubai as Flight FZ981 from Dubai, impacted airport terrain during a second approach attempt in bad weather to Rostov-On-Don Airport in Southern Russia. The airplane was destroyed and the 55 passengers and 7 crew fatally injured.
Un Boeing 737-800, (primo volo nel dicembre 2010) gestito dalla Flydubai FZ981 decollato da Dubai alle 18:37 ore UTC del 18 marzo e diretto a Rostov, nel sud della Russia, ha impattato durante un secondo tentativo di avvicinamento sull’aeroporto di Rostov-On-Don a causa del maltempo provocando la morte delle 62 persone a bordo, 55 passeggeri e 7 membri dell'equipaggio. Il Boeing è giunto sulla zona di Rostov alle 22:43 GMT (01:43 ora locale) dove, a causa maltempo (c'erano raffiche di vento di 25/30 metri al secondo, circa 110 chilometri orari,) ha interrotto l’avvicinamento alla pista 22. Dopo un circling di circa due ore il Boeing ha tentato nuovamente l'avvicinamento schiantandosi sulla pista dell'aeroporto.
I dati ADS-B registrati dal Flightradar24 mostrano che l'aereo scende a un'altitudine di 1550 piedi (discesa di avvicinamento) quando all’improvvisa cabra e sale di quota a 3 NM (5,6 km) dalla soglia pista raggiungendo i 3975 piedi, poi l'aereo è entrato in una ripida discesa prima di impattare sull’aeroporto.
Le prime indagini indicano che subito dopo, senza alcuna spiegazione plausibile, l'aereo ha iniziato a precipitare verso la pista d'atterraggio ad una velocità di 6,4 chilometri al minuto. Dai primi risultati di una delle scatole nere si sentono le parole del pilota cipriota 38enne, Aristos Sokratous, rassicurare il suo collega spagnolo 37enne, Alejandro Cruz Alava. Al copilota viene ripetuto più volte di non preoccuparsi per qualcosa che in quel momento stava accadendo a bordo dell'aereo e subito dopo si sentono nella registrazione le parole: "No, non farlo!"; probabilmente nello stesso momento in cui viene disattivato il pilota automatico del Boeing 737-800, che fuori controllo precipita in picchiata. Malgrado gli allarmi dei dispositivi di bordo 'intimino' di effettuare una cabrata per riguadagnare quota e stabilizzarsi, questa operazione sembra resa impossibile dalla velocità dell'aeromobile, e in quei pochi istanti, all'1:41 e 56 secondi, prima che vada a schiantarsi nei pressi della pista 22, si sentono le urla terrorizzate di molti dei suoi passeggeri.
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