L'F35 è il più controverso, costoso, chiacchierato aereo della storia dell'aviazione, dai fratelli Whigt ai nostri giorni. Sulla rivista online Analisi Difesa è apparso un bellissimo ed esaustivo articolo a firma di Silvio Lora Lamia che di seguito vi propongo, dal titolo "Il sostegno insostenibile dell'F35".
Gli Stati Uniti stanno accorgendosi che non si possono permettere l’F-35. La “scoperta” non è di oggi, ma ha trovato di recente nuove più concrete conferme, con segnali d’allarme anche tra gli acquirenti internazionali dello stealth da attacco di Lockheed Martin. Conclusa l’11 aprile con l’ultimo volo test la lunga fase di sviluppo (11 anni, 55 miliardi di dollari di spesa), il Joint Strike continua a costare troppo: dopo 300 esemplari prodotti, il prezzo non scende come vorrebbero Pentagono, partner e clienti.
E’ effettivamente eccezionale, un “game-changer”, come si sente dire, che tuttavia un giorno, come fatalmente succederà, sulla sua rotta incontrerà difese e contromisure anch’esse “game-changer”. Ha ancora alcune pecche anche gravi, che comunque verranno risolte. Ce n’è però una particolarmente grave che rischia di mandare tutto all’aria: sono i costi troppo alti del suo “sustainment”, l’insieme del supporto tecnico-logistico, delle attività operative e dei periodici aggiornamenti di hardware e software.
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