Tutto incominciò quando navigando in internet, atterrai sul un blog di uno scenarist venezuelano, David
Maldonado. Mi chiesi: perché non fare un volo da quelle parti?
All started when browsing the internet, I landed on a blog of a Venezuelan scenarist, David Maldonado. I thought, why not take a flight on that area?
Quasi tutti i miei voli non avevano mai toccato il continente sud americano. Quale buona occasione?
Esaminai la zona e pianificai una rotta su tre tratte: la prima da Caracas e toccava le tristemente famose isole di
Los Roques, la seconda da Los Roques
all’isola di Margarita e la terza da
Margarita a
Ciudad Bolivar, a sud di Caracas. Per questi tre voli avrei usato tre diversi aerei.
La pianificazione, però, non si poteva dirsi conclusa. Preparare un volo non vuol dire solo tracciare la rotta, bisognava esaminare gli scenari, scoprire specifiche mesh terrain , scegliere gli aerei più adatti. E questo comporta molto tempo.
Il tour non era molto impegnativo. Come detto prima tutto era partito dal bellissimo e ricco blog (con dei link che portano ad altri blog di uguale pregio di designer venezuelani) di David
Maldonado che ha disegnato parecchi scenari del suo paese. Scaricai Caracas, Ciudad Bolivar e Margarita. Di Los Roques nessuna traccia.
Cercai su internet e sui maggiori siti di simulazione. Nulla. Los Roques non è altro che una pista su un’isoletta a nord di Caracas a 45 minuti di volo. Conosciuta solo da noi perché attira molti turisti nostrani e, soprattutto, per i misteriosi incidenti che hanno letteralmente inghiottito aerei e passeggeri. A questo punto pensai che, in fin dei conti, Los Roques era solo una tappa, quindi potevo accontentarmi della pista di default di FSX.
Orrore! Mi accorsi che non esisteva nemmeno quella. L’isola era una brutta sagoma marrone che, peraltro, come forme e dimensioni non si avvicinava nemmeno a quella reale. Ok, togliamo Los Roques e tiriamo dritto per Margarita.
Evidentemente la mia mente non aveva accettato questo “taglio” e così nacque l’idea di costruire l’aeroporto. L’avevo già fatto per Gadames, Libia) e Lukla, Nepal (vedi la sidebar del blog) . Inoltre l’aeroporto di Los Roques non era difficile da disegnare: una pista con un paio di piazzali. Così inizio il “progetto Roques” che vi delizierò di particolari nel prossimo post.
Ma torniamo al volo per Los Roques andiamo per ordine. Nello scenario di Caracas, all’interno del file in pdf delle istruzioni, l’autore faceva riferimento a delle mesh specifiche per il Venezuela che scaricai puntualmente. Poi mi buttai sul progetto dell’aeroporto di Los Roque (una settimana di tempo per una o due ore di lavoro al giorno) e, infine, l’aereo: scelsi per la prima tratta il
DHC 6 perché è un velivolo STOL utile per i quasi 1000 metri della pista di Los Roques. La scelta non poteva cadere che sul bellissimo velivolo della Premier Aircraft Designer, disponibile da
qui.
Bene gli ingredienti c’erano tutti (nel frattempo erano passati dieci giorni dall’idea del tour).
Ore 13.00 aeroporto di Caracas: imbarco 10 passeggeri e 2 piloti per un totale di 950 kg, quasi 950 kg di carburante per un peso totale complessivo al decollo di 5200 kg. Meteo reale mi da vento da 32° a 3 nodi, visibilità 10 miglia, poco nuvoloso, temperatura 20°.
Per la navigazione ho preso i VOR di Caracas (MIQ) e di Los Roques (LRS), di riserva quelli di Margarita (MTA) e di No Leon (NOL), vicino a Caracas.
Spunto la cecklist per FSX scaricabile da
qui e finalmente chiedo l’autorizzazione a Caracas Ground per il rullaggio. Mi viene data la pista 10 e dopo aver scorrazzato per le taxiway del “Simon Bolivar” imbocco la pista e dopo una tacca di flap, spingo avanti la manetta. Appena staccate le ruote viro per 25° e stabilizzo a 5000 piedi che tengo fino a destinazione. Il volo non ha storia (i voli in mezzo al mare non hanno mai storia, sono monotoni) se non l’incontro ballerino con parecchie nubi a circa 40 miglia dall’isola. Dopo 50 minuti sono in vista di Los Roques. Faccio una virata appena fuori costa e scatto alcune foto dell’isola (mi serviranno per ammirare il mio lavoro). La torre mi informa che atterrerò per pista 07; in finale mi godo il paesaggio, le barche, il villaggio e la vegetazione. Sfioro la spiaggia e poso le ruote appena oltre le strisce di soglia. A circa metà pista faccio inversione di 180° e mi dirigo al parking, fermandomi tra un DC 3 e un Cessna.
La mia prima tappa è conclusa, ora mi godo qualche giorno in questa magnifica isola.
Con il prossimo post metterò a disposizione il download dell’aeroporto.
|
Rotta con Plan-G |
|
Al Parking del Simon Bolivar |
|
Pushback |
|
Attraverso la pista 09 per dirigermi alla 10, così come comunicato da Maiquetia (Caracas) Ground |
|
Tacca di flap e tutta manetta |
|
Panorama di Maiquetia (Caracas) Airport |
|
Panoramica delle due piste concentriche di Maiquetia (Caracas) |
|
Virata per rotta 25° fino a Los Roques |
|
Cockpit lato sinistra |
|
Pannello centrale della strumentazione motori |
|
Sorvolo Los Roques |
|
Los Roques. Finale: particolari |
|
Los Roques. Finale: particolari |
|
Los Roques. Finale: particolari |
|
Superata la spiaggia si tocca! |
|
Los Roques: inversione di 180° e ci si dirige al parking |
|
Los Roques: al parking |
|
I passeggeri sono già scesi. Una breve sosta e poi si riparte. |
|
Parking real di Los Roques |
Nessun commento:
Posta un commento