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FSX/P3D: gli aeroporti tra realtà e simulazione 1^ parte

Quanti di voi, pinguini virtuali o semplici passeggeri, sanno com'è fatto un aeroporto? Ovvero che cosa significano i cartelli con numeri e lettere su sfondo giallo, rosso o nero posti a bordo delle taxiway e dei raccordi? E ancora che vuol dire APRON, oppure qual è la funzione delle strisce di soglia pista, o le linee gialle e nere sulle taxiway?
Bene in questo post cercherò di chiarire questi concetti tra realtà e simulazione, com’è filosofia di questo blog.
Il post è suddiviso in due parti. Nella prima parlerò dei tipi di aeroporto, le segnaletiche, le luci, le carte di terra, gli spazi aerei e le comunicazioni. Nella seconda invece sarà dedicata agli aeroporti nel loro complesso riferiti al mondo della simulazione, quindi dove trovare gli scenari, scaricarli e anche costruirli.

Aeroporto di Catania Fontanarossa. Nella foto si vede sulla sinistra parte dell'APRON, al centro la taxiway che porta alla pista

Nell'ottica di rendere più leggero il discorso che, ricordo, è riferito alla simulazione e non al volo reale,  ho scelto quali ausilii "didattici" video e tutorial già presenti su internet, esaustivi e in italiano. In mancanza di questo qualcuno sarà in inglese, ma sarà comprensibile anche a chi non ha dimestichezza con la lingua di Shakespeare.
Sottolineo che questo post non è didattico né vuole sostituirsi a una scuola di volo, ma desidera solo accompagnarvi in un percorso semplice, intuitivo e che vi consenta, chi non l'avesse ancora, di avere un'infarinatura sulla materia.

Finale sulla pista di Olbia. La X in bianco e le tre fecce indicano la soglia pista spostata. La X indica che la pavimentazione prima della soglia non è idonea né per il movimento degli aeromobili, né come stopway. 

La Manica a vento ha la  funzione di misurare il vento. Ogni segmento è un multiplo di 3 nodi

AEROPORTI: GENERALITA', CLASSIFICAZIONE
L’aeroporto (che sia di un aeroclub, internazionale o militare) è come una grande città. Con le sue vie (taxiway), la segnaletica, i parcheggi, il corso principale (la pista o le piste), i mezzi (siano essi aerei che terrestri), e zeppa di comunicazioni radio essenziali per coordinare il tutto.
Iniziamo a dire che l’aeroporto ha una struttura definita dall'Annesso 14 dell'Organizzazione internazionale dell'Aviazione Civile (ICAO), uguale per tutti gli aeroporti del mondo.
Nel codice ICAO, gli aeroporti vengono indicati in un insieme di 4 lettere. La prima identifica una parte del mondo, la seconda uno stato, la terza una regione aerea di quello stato, e la quarta è peculiare dell'aeroporto. Così, per esempio Fiumicino che è LIRF ha la seguente suddivisione: (L) Europa Meridionale,  (I) Italia, (R) regione di Roma, (F) aeroporto di Fiumicino. Analogamente LFPG indica il Charles de Gaulle di Parigi, e così via. L'ultima lettera dovrebbe coincidere con l'iniziale dell'aeroporto, ma se questo non è possibile viene assegnata una lettera casuale, come per esempio  per l’aeroporto di Torino Caselle LIMF o di Malpensa LIMC.


Piano di volo VFR (Visual flight Route), in rosso gli aeroporti di partenza, destinazione e alternati indicati con il codice ICAO

In realtà l'aeroporto ha un altra classificazione ICAO, l'Aerodrome Reference Code (ARC), formata da un numero e una lettera, in relazione alla lunghezza della pista, all'apertura alare e alla larghezza dei carrelli del velivolo. Per esempio Milano Linate (LIML) rientra nella classe 4D (la pista ha una lunghezza superiore a 1800 m e apertura alare maggiore o uguale a 36 m. ma inferiore a 52 m.). L'aeroporto di Firenze Peretola (LIRQ) è di classe 3C (1200 m. ma ha una pista inferiore a 1800 m. e un'apertura alare maggiore o uguale a 24 m. ma inferiore a 36 m.)
Quante volte abbiamo visto sul talloncino del nostro bagaglio una sigla formata da tre lettere? E' il codice IATA,  un'organizzazione internazionale di compagnie aeree con sede a Montréal, che fornisce i servizi e che regola delle procedure in ambito compagnie aeree negli aeroporti. Con il codice IATA Fiumicino è FCO, Milano Malpensa è MXP, Palermo Punta Raisi è PMO, Parigi Charles de Gaulle è CDG. Come piloti virtuali questo tipologia di codice interessa poco, concentriamoci su quelli ICAO a 4 lettere che sono importanti per la pianificazione e la navigazione aerea.

Talloncino sul bagaglio. E' ben visibile il codice IATA (IAD è Washington mentre LHR è Londra-Heathrow)

TAXIWAY
La maggior parte dei segnali è posizionata sulle taxiway. La taxiway collega le piste con l'area di stazionamento, due diverse parti dell'area di parcheggio, le piazzole di sosta e altre strutture. Essa è indicata con le lettere, tranne O, I e X, se superano le lettere si ricorrerà alla doppia denominazione (AA, AB, ecc).  Le taxiway sono denominate con il segnale di posizione costituita dalle lettere di designazione della taxiway in colore giallo su sfondo nero. Quando sono isolate, sono circondate anche da un bordo giallo

Pianta di un  aeroporto. Le lettere indicano le taxiway


SEGNALAZIONI VERTICALI
Ci siamo chiesti molte volte quale sia il significato della segnaletica a bordo delle Taxiway, i cartelli rosso, giallo, nero,  con numeri e lettere nere o bianche.
Ebbene come ho accennato in precedenza, l'aeroporto è una grande città e, come tale, anche le taxiway, le piste, i parcheggi, hanno una loro segnalazione che indica direzione e nome, come le vie.

Serie di segnalazioni verticali sulle taxiway

Per facilitare la comprensione suggerisco di seguire la classificazione dei cartelli in base al colore.  Vediamoli nel dettaglio:
I segnali costituiti da caratteri gialli su sfondo nero sono segnali di posizione (se bordati di giallo sono isolati, senza bordatura sono congiunti ad altre segnalazioni) e indicano la taxiway in uso. I segnali di posizione devono essere collocati poco prima dell’intersezione con la taxiway. In caso di intersezioni complesse, tali segnali devono anche essere ubicati presso ciascuna uscita dalla taxiway, in modo da fornire la conferma del fatto che si sta seguendo il percorso corretto. Essi possono essere posti anche in posizioni intermedie lungo taxiway particolarmente lunghe.

Posizione del velivolo, qui sulla posizione della taxiway ALFA. Senza bordatura gialla è congiunto ad altri segnali

Segnalazione inerente la denominazione taxiway Bravo (posizione 2 sulla taxiway)


Segnalazione congiunta su una taxiway. Al centro  il cartello di posizione (la lettera P in giallo su campo nero)

I segnali costituiti da caratteri neri su sfondo giallo indicano la direzione. I segnali di direzione sono posti presso un’intersezione di taxiway e indicano la direzione dei raccordi. Questi segnali contengono la lettera indicativa di ciascun raccordo di uscita e una freccia, orientata in modo tale da indicare la direzione e l’angolazione della virata come indicato nelle figure sotto. 
Indicano anche la destinazione, per esempio il parcheggio (APRON), rifornimento (FUEL), la zona  Aviazione Generale (GEN. Av.), zona militare (MIL), Merci (CARGO). 

Segnaletica di direzione gialla congiunta con quella nera

Segnaletica direzione APRON

Segnaletica direzione pista 27-09


Il pilota si trova su taxiway Bravo (al centro in basso quadrato nero). Il cartello alla sua sinistra indica le varie taxiway 

I segnali costituiti da caratteri bianchi su fondo rosso sono segnali d'obbligo e di posizione d'attesa. Indicano la posizione oltre la quale un aeromobile o un veicolo non devono procedere, salvo che non siano stati autorizzati dall’ATC.

Posizione di attesa prima della pista 18-36


Segnaletica verticale che si può incontrare percorrendo una taxiway.  

SEGNALETICA ORIZZONTALE
La segnaletica orizzontale è strettamente connessa con quella verticale. Per esempio guardando la foto sopra, si possono vedere in secondo piano, le strisce gialle su sfondo nero di Holding Position che indica l'ingresso in pista 13-31 dalla taxiway C, come indicato dalla segnaletica in primo piano.

Centerline su una taxiway con con l'indicazione delle taxiway  

Segnaletica di holding position per la pista 32R-14L con la segnaletica orizzontale avanzata nella linea di mezzeria della via di rullaggio appena prima dell'Holding position.

Segnaletica d'obbligo attesa "ILS critical position" sia in segnaletica verticale che dipinta sulla taxiway

Nella foto sopra possiamo vedere delle strisce gialle in campo nero, diverse da quelle che abbiamo esaminato prima (holding position). Ci troviamo davanti al marking "ILS Critical Area", oltre il quale non possiamo andare se non autorizzati dalla Torre, altrimenti entriamo nel cono del trasmettitore ILS. Un esempio lo vediamo nella figura sotto.







SEGNALETICA DI PISTA
Bene fermatevi qualche minuto e prendete fiato. Metabolizzate bene quello che appreso poiché il prossimo passo sarà sulla segnaletica della pista.
La pista può avere una pavimentazione che può essere rigida (calcestruzzo), flessibile (cemento) e in erba o terra battuta. La pista ci comunica visivamente molte informazioni per effettuare un buon decollo o un perfetto l'atterraggio, insomma la pista ci parla e lo fa con i segni e con le luci.

Cartina di aerodromo. L'area rossa è un'area critica come evidenziato nel quadrato grande colorato, in quanto è l'intersezione tra la taxiway B la testata pista 35 e la pista  31. Tale punto caldo è stato designato HS1

I numeri e le lettere della pista sono determinati dalla direzione di avvicinamento. Il numero della pista è il numero intero più vicino ad un decimo dell'azimut magnetico della centerline della pista, misurato in senso orario dal nord magnetico. Le piste in figura sotto sono orientate da 350 a 355 gradi. Nel caso in cui vi siano piste parallele, le lettere distinguono tra sinistra (L), destra (R) e centro (C).

Pista 35 sinistra e 35 centrale. Ce ne sarà un'altra denominata 35R (Right, destra)

Prendete fiato e guardate il video qui sotto molto esplicativo. Dopo di questo, non dovremo dire più nulla sulle piste.




DOCUMENTAZIONE TUTORIAL E VIDEO
Per approfondire la conoscenza di quanto sopradescritto potete leggere i tutoria/manuali sia in italiano che inglese che ho trovato per voi:

Chi mastica inglese può guardare anche questi 3 video suddivisi con animazioni e sovraimpressioni


  • Privat pilot: Airport Operationd part 1
  • Privat pilot: Airport Operationd part 2
  • Privat pilot: Airport Operationd part 3





  • LUCI 
    Ora immaginiamo di essere ai comandi del nostro aereo di notte, o in presenza di nebbia; siamo al parking, ci muoviamo sulla taxiway per imboccare la pista assegnata. Nel buio seguiamo una serie di luci, blu, verdi, bianche,  mentre il faro della torre lancia dei flash bianchi. 
    Allo stesso modo quando ci troviamo immersi nel buio o nella nebbia E cerchiamo con apprensione (e forse con un po' di angoscia) la pista. Ed è una gioia vederla con le sue luci colorate che ci portano fin sulla soglia, gli occhi sono incollati alle luci PAPI , da bianco a bianco-verde, man mano che ci avviciniamo in pista con il giusto rateo di discesa.

    Luci delle taxiway


    Piazzali, vie di rullaggio, piste, sentieri di avvicinamento, piani di planata. Di notte tutto è regolato dalle luci. Non mi dilungo in inutili spiegazioni, perché tutto già è scritto su questo semplice tutorial in italiano, chiaro, e ricco di immagini e foto che vi deluciderà con una semplicità disarmante, mentre per gli inglesofili può essere utile questo video.
    Per comprendere meglio di quanto abbiamo trattato vi propongo un video sull'atterraggio notturno di un piccolo aereo dell'Aviazione Generale all'aeroporto di Bologna. Non lasciatevi affascinare dal cockpit e concentratevi sulla pista, le luci e le taxiway. Ora anche a voi dovrebbe essere tutto più chiaro.




    CARTE DI AERODROMO
    Dopo avere assimilato anche questa parte, prendetevi del tempo, se qualcosa non vi è chiara ritornate indietro. 
    Se invece non avete dubbi allora passiamo alle carte di aerodromo. Già perché fin qui abbiamo esaminato l'aeroporto in generale, ora è tempo di esaminare il "nostro" aeroporto. Esso ha una propria peculiarità e prima di frequentarlo è opportuno conoscerlo alla perfezione, perché non possiamo di girare a zonzo per le piste e le taxiway sperando di imboccare quella giusta.
    Se il problema non si pone o si pone in misura minima per i piccoli aeroporti, lo è invece per i grandi. Abbiamo detto che l'aeroporto è una grande città e come tale per sapere dove andare abbiamo bisogno di una carta che si chiama "carta di aerodromo". Non è altro che una pianta dell'aeroporto dove sono contenute tutte le informazioni compresi gli ostacoli intorno.

    Carta di aerodromo aeroporto di Olbia

    In Italia la cartografia aeronautica è prodotta dall'ENAV, che potete scaricare gratuitamente dal rispettivo sito dopo una sommaria registrazione. Sul sito in alto a destra, cliccate su "servizi online", iscrivetevi inserendo nome, cognome, email.

    Sito dell'ENAV. Per la registrazione andate in alto a destra nella parte evidenziata in rosso  

    Appena registrati il sito vi porterà in una pagina dove sulla sinistra cliccando su AIP appariranno tre sottocategorie: GEN, ENR, AD. GEN sono tutte le informazioni generali dell'aeroporto, ENR  sono le carte di rotta (che vedremo poi in un prossimo post). AD sono le carte di aerodromo, voi dovete cliccare su AD2. Apparirà una lista di aeroporti, voi cliccate su quello che vi interessa per scaricare la relativa carta.
    Ora avete in mano la carta , in realtà sono una serie di carte, che a prima vista potrebbero confondervi. Allora abbiate un po' di pazienza. Per chiarire al meglio tutte le parti della carta ho scelto un video in italiano suddiviso in 3 parti. Quindi mettetevi comodi per mezz'ora.
    Chi invece preferisce leggere, ho scelto il tutorial di Antonio Golfari scaricabile in pdf (il suo sito è stato un must per chi faceva navigazione con FS negli anni novanta, prima con FS 2004 e poi con l'appena nato FSX). 
    Una precisazione: le carte ICAO non devono essere confuse con quelle Jeppesen (che derivano da quelle ICAO) preferite dai piloti professionisti, e che tratteremo in in altro post.

    Carta ICAO (avvicinamento strumentale)

    Carta Jeppesen di avvicinamento VOR DME

    SPAZI AEREI
    Bene, siete a un buon punto, ma non basta ancora! In realtà la parte che segue rientrerebbe nella materia sugli spazi aerei e loro classificazione. Gli aeroporti  però sono "immersi" in questi spazi aerei e, a seconda del loro tipologia, forniscono servizi sul traffico aereo, quindi è opportuno sapere di cosa si parla.
    L'annesso 2 dell'ICAO suddivide gli aeroporti in controllati e non controllati. La materia è abbastanza complessa sia per la suddivisione sia per gli acronimi, quindi suggerisco di alzare di un po' la soglia di attenzione. Fortunatamente ho trovato un video in italiano che vi spiegherà in 18 minuti, in modo semplice ed esaustivo, l'organizzazione degli spazi aerei.
    Per chi preferisce leggere e/o implementare il video c'è questo vecchio ma sempre valido tutorial  (sempre di Antonio Golfari) scaricabile in pdf, molto semplice e ricco di immagini.

    Spazi aerei controllati e non controllati. 

    Ora sapete che uno spazio aereo controllato è gestito da una serie di Enti che forniscono dei servizi, quindi non rimarrete dubbiosi davanti ad acronimi quali  ATZ, ATC, CTR, CTAACC.
    E sapete anche che in uno spazio aereo non controllato, di solito un piccolo aeroporto da turismo,  le informazioni sono emanate tramite l'AFIS, ubicato in una struttura analoga ad una torre di controllo posizionata presso l'aeroporto stesso.

    COMUNICAZIONI
    In aviazione sono fondamentali le comunicazioni radio. Noi qui ci dedichiamo a quelle aeroportuali.
    Incominciamo a dire che è importantissimo conoscere a memoria l'alfabeto ICAO,  perché tutte le comunicazioni sono fondate su queste lettere. Come ho accennato prima la fonia è fondamentale, quindi vi consiglio di leggere questo ottimo tutorial in merito.
    Immaginiamoci di essere seduti nel nostro aereo virtuale, abbiamo già consegnato il piano di volo all'Ente preposto. Sintonizziamo la frequenza sull'AFIS oppure, se ci troviamo su un aeroporto sede di CTR sull'ATIS  ("Automatic Terminal Information Service"), la cui frequenza la leggiamo sulle carte a disposizione dei piloti. L'ATIS è un servizio di registrazione automatico che serve per dare ai piloti importanti informazioni sull’aeroporto di partenza o di arrivo, sule piste attive per decolli e atterraggi, le condizioni meteo, pressione atmosferica e altre informazioni cruciali. Per saperne di più guarda questo breve video.


    Nei liner le informazioni ATIS sono ricevute tramite data link, un sistema di messaggistica trasmesso agli aerei che il pilota può leggere direttamente sul FMS.
    Le comunicazioni radio devono essere standard, chiare, semplici, per questo è obbligatorio alla fine di ogni comunicazione ripetere (readback) le informazioni date dal Controllo per evitare errori di comprensione.
    Dopo aver ricevute le informazioni e settato  il corretto  QNH  sull'altimetro, chiamiamo l'ATC o l'AFIS per iniziare le operazioni di prevolo, partendo dalla messa in moto.
    Un esempio può essere questo:
    - Pilota: ”I-ABCD, PA 28 con piano di volo VFR per Cremona, chiede autorizzazione al rullaggio”;
    - ATC: “I-CD mantenga posizione e attenda”;
    - ATC: “I-CD è autorizzato al rullaggio, la pista in uso è la 18R (se ce n'è più d'una), vento 200°, 7 nodi, QNH1009, riporti in posizione attesa";
    - Pilota (readback): “I-CD autorizzato al rullaggio, vento 200°, 7 nodi, QNH 1009, riporterà attesa 18R”.
     La comunicazione potrebbe essere più articolata come:
    - Pilota: “I-CD chiede autorizzazione al rullaggio”;
    - ATC: “I-CD mantenga posizione e attenda”;
    - Pilota: “I-CD mantiene e richiede il METAR di Linate”; 
    - ATC invia il seguente testo: “LIML 081750Z 20007 7000 SCT025 Q1009”  e/o comunica mediante  radio in chiaro: “I-CD condizioni a Linate delle 17 e 50 ZULU: Vento 200°, 7 nodi, visibilità 7000 m, copertura sparsa a 2500’, QNH 1009”;
    - Pilota (readback): “copiato, vento 200° 7 nodi, visibilità 7000, copertura a 2500’, QNH 1009, I-CD”;
    - ATC: “I-CD autorizzato al rullaggio 18R, vento 200°, 7 nodi, QNH 1009, riporti in posizione attesa”;
    - Pilota (readback): “I-CD, autorizzato al rullaggio, vento 200° 7 nodi, QNH 1009, riporterà attesa 18R”;
    Giunto al punto di attesa il pilota comunica:
    - Pilota: “I-CD posizione attesa 18R”;
    - ATC: “I-CD contatti Linate Torre sui 118.10 (uno uno nove decimali zero), a risentirci”;
    - Pilota: “119.00 (uno uno nove decimali zero) a risentirci I-CD
    Il pilota ha cambiato frequenza ed è sintonizzato con Linate Torre:
    - Pilota: “Linate Torre, buon giorno da I-ABCD”;
    - ATC: “I-ABCD, buon giorno, Linate Torre con voi, avanti”;
    - Pilota: “I-ABCD in posizione attesa 18R, pronto per allineamento e decollo ”
    A questo punto ci potrebbero essere situazioni per cui la pista non è fruibile ( traffico in decollo/atterraggio, attraversamento della pista di altri aerei ecc.), quindi il controllore comunicherà:
    - ATC: “I-CD mantenga posizione”;
    - Pilota: “I-CD mantiene.
    La pista si è liberata e l'ATC da le seguenti istruzioni:
     - ATC: “I-CD allineamento e attesa 16”;
    - Pilota: “Allineamento e attesa, I-CD"
    Il pilota non dovrà riportare quando sarà allineato, bensì aspettare la successiva autorizzazione al decollo.
    - ATC: “I-CD autorizzato al decollo 16, vento 165° 4 nodi”;
    - Pilota (readback): “Autorizzato al decollo 16, vento 165° 4 nodi, I-CD”. 
    Il pilota dà tutta manetta, l'aereo percorre la pista e si alza , sopo aver sorvolato la testata finale della pista viene contattato dall'ATC:
    - ATC: “I-CD decollato ai 09 (orario di decollo), riporti lasciando l’ATZ”;
    - Pilota: “09, riporterà I-CD”. 
    Giunto sul “cancello di uscita”  del circuito dell'aeroporto il pilota riporterà:
    Pilota: “I-CD lascia l’ATZ”;
    - ATC: “I-CD contati Milano Informazioni su 124.92, buongiorno”;
    - Pilota: “124.92, buon giorno I-CD”. 
    Analoghe comunicazioni saranno fatte per l'atterraggio. Utile questo tutorial sulle comunicazioni radio tra il pilota e la Torre che vi chiarirà, passo passo, con una facilità disarmante, la sequenza tipica delle comunicazioni radio.
    Di seguito un video edito dall'ENAV su una simulazione di volo Roma Milano inerente le comunicazioni radio.



    Come avete notato  in aviazione le comunicazioni radio sono fondamentali e quando non si comprendono possono capitare spiacevoli inconvenienti se non tragedie.
    Purtroppo accade alcune volte che le comunicazioni tra Torre e piloti siamo distorte o non recepite fedelmente e quasi sempre per la ridondanza di sistemi si di sicurezza si riescono ad evitare tragedie, come quella accaduta nel 2016 all'aeroporto di Bruxelles dove ci fu una mancata collisione proprio per una incomprensione del pilota di un aereo ucraino. Guarda il video con le reali comunicazione tra i piloti e la torre di controllo, supportata dall'animazione.




    Se siete curiosi di sentire delle comunicazioni radio reali potete andare al sito Top 50 air traffic control audio, da cui potrete ascoltare le comunicazioni degli aerei con gli enti di controllo dei maggiori aeroporti del mondo. Clicca qui e ascolta.
    Ebbene, finalmente siamo giunti alla fine di questa prima parte sugli aeroporti. E' stata molto impegnativo, ma ora ne sapete di più e potete girare sul vostro simulatore l'aeroporto con maggiore consapevolezza.
    Ci rivediamo al prossimo post, dove tratteremo degli aeroporti su Flight Simulator.

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