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Unified Protector sostituisce Odyssey Dawn

Cambia nome l’operazione militare in Libia: da Odyssey Dawn (Odissea all’alba) a Unified Protector (Protezione unificata). I risultati fin qui ottenuti sono stati più dannosi per l’Europa che per Geddafi.
Istruzioni di come non deve mai essere un’alleanza. 

Change the name of military operation in Libya: From Dawn Odyssey  in Unified Protector. The results obtained for Europe have been bad  more  than for Geddafi. Instruction as should never be an coalition.

Con il passaggio del comando delle operazioni dalla coalizione dei volenterosi (di cui facevano parte una decina di paesi) alla NATO, cambia l’organizzazione e la struttura e anche il nome si adegua. “Unified protector”  è stato scelto perché chiarisce subito che lo strumento di protezione (della popolazione civile) è unico e unito. Proprio come l’ombrello della Nato, sotto il cui comando politico e militare si condurranno a partire dalle prossime ore tutte le operazioni militari in Libia.
I 6 punti che fanno riflettere sul fallimento della coaliziione di Odyssey Dawn
1.    La risoluzione 1973  : sulla spinta delle tragiche notizie che arrivavano dalla Libia, alcune di queste rivelatesi poi false (abile azione di controinformazione e propaganda  sui media da parte dei rivoluzionari),  è stato approvato un testo generico che si presterà poi ad innumerevoli interpretazioni .
2.    La Francia: ha spinto, con l’appoggio della Gran Bretagna e USA,  per l’approvazione della risoluzione, quasi una lotta contro il tempo del Presidente Francese. I sospetti di questa fretta potrebbero risalire: ad una voglia emergere in politica estera (dopo il siluramento del precedente ministro degli esteri francese, accusato di essere stato troppo vicino a Geddafi), ad un aumento dei sondaggi a favore del Presidente  in vista delle Presidenziali dell’anno prossimo e, soprattutto, entrare come partner preferenziale per le concessione nel settore energetico, nella ricostruzione, nella fornitura di beni e armamenti necessari alla Libia che verrà.
3.    L’Europa disunita: è il momento più difficile per l’UE. Emergono (chi non lo sapesse ancora) nazionalismi, interessi di stato, ripicche . Insomma l’Europa integrata è lontana; ogni paese rimane con una sua politica estera, una propria difesa. L’Europa è tale quando deve legiferare su cose banalissime come sulla lunghezza delle banane o il cioccolato che può non essere fatto con il cacao !  Tornando a Odyssey dawn il risultato è: la Francia che  sente ancora il peso della Grandeur, la Germania che di operazioni militari non ne vuol sapere impegnata com'è in Afghanistan, la Gran Bretagna che prima partecipa attivamente salvo poi concordare sul fatto che forse ci vuole un comando unico come quello della NATO, la Danimarca che sospende i voli finche non è chiaro chi comanda, senza contare i paesi non UE.  Ricordo che nell’operazione NO FLY ZONE sui cieli della Bosnia, quindi sul “pianerottolo di casa”,  l’Europa  e la Francia in particolare, si sono ben guardate dall’imporre una zona di divieto al volo ed è vergognoso (leggasi anche Italia) che a casa nostra sono dovuti intervenire gli USA !
E l’Italia? L’Italia poteva emergere come unica potenza mediterranea visto che una guerra si stava profilando proprio nel cortile di casa ovvero nel  “ mare nostrum” ; successivamente, con altri paesi si è fatta portavoce dell’opportunità che il Comando fosse unico e dato alla NATO. Ciò ha dato dei risultati (che volevano soprattutto gli USA) e la NATO assumerà il Comando delle operazioni anche se con tanti vincoli  e aperta anche a paesi non appartenenti all’Organizzazione.
Ma ahimè  purtroppo non siamo stati considerati in sede internazionale come la nazione di riferimento nel mediterraneo! Troppo impegnati a gestire le beghe di cortile (leggasi politica interna). Ma questa è un’altra storia.
4.    La NATO:  La frase del segretario generale della NATO  fatta qualche giorno fa raccoglie tutta l’amarezza in seno all’Organizzazione. Riassumendo: la NATO ha una perfetta struttura per il comando e controllo delle operazioni militari che costa tantissimo; se non è ritenuta all’altezza del compito cosa ci sta a fare?  Dopo lo sganciamento diplomatico della Gran Bretagna e degli USA dalla Grandeur finalmente il Comando sarà della NATO ma con alcune eccezioni.
5.    Gli USA: Obama non voleva la guerra visto che si era appena disimpegnato dall’Iraq ed è attualmente impantanato in Afghanistan senza contare i costi della missione che sono altissimi. E’ stato preso per sfinimento dal suo segretario di Stato Clinton, accesa interventista; adesso deve affrontare problemi di politica interna  dati dalla partecipazione all’operazione ; gli stessi democratici criticano il suo operato in politica estera (ma anche in quella interna).
Gli USA non vedevano l’ora di ridimensionare le proprie forze passando il comando alla NATO.
6.   Infine Odyssey dawn: in sostanza non significa nulla. E’ un nominativo partorito da AFRICOM (il Comando USA per l’Africa) in base a delle procedure standardizzate  . E’ il nominativo azzeccato per significare il nulla come la coalizione che la componeva.
La situazione sul terreno come tutte le operazioni militari cambia  di ora in ora. Mentre Misurata è ancora sotto l'assedio delle artiglierie governative, che martellano i nidi di resistenza dei ribelli, rimasti con quella parte della popolazione civile che non ha fatto in tempo a fuggire, i caccia francesi hanno abbattutto sette velivoli dell'aeronautica libica: 5 aerei Galeb 2 e due elicotteri d’assalto Mi-35. Lo riferisce lo stato maggiore di Parigi specificando che gli abbattimenti si sono verificati nel corso di alcuni raid nei cieli di Misurata e Zintan . Le forze degli insorti, grazie all'ombrello di protezione offerto dall'aviazione della coalizione, hanno riconquistato i terminal petroliferi di Brega e Ras Lanuf, e pare siano in procinto di entrare anche nella cittadina di Ben al-Jawad, a pochi chilometri da Sirte, città natale del rais di Tripoli.
Le operazioni quotidiane  vedono impiegato aerei della coalizione del tipo F15, F 16, F18, RAFALE, TORNADO, TYPHOON , MIRAGE 2000Bombardieri B2Boeing KC 135 per il rifornimento in volo e AWACS per la sorveglianza aerea. Le Forze Armate Italiane hanno messo a disposizione 7 basi (che non è poco) un numero variabili di aerei  e la  la portaerei italiana Garibaldi, dislocata in Sicilia, con 7 AV 8 Harrier pronti per il decollo.
Nel prossimo post una missione di simulazione sopra la Libia. 




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