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Volo a Courchevel - Flight to Courchevel

Il Beech Baron parcheggiato a Torino Aeritalia
In volo a Courchevel con il Beech Baron 58. Ho sudato parecchio (real!) perché atterrare sull’altiporto è come atterrare sul ponte della USS carrier Ronald Reegan. E purtroppo con qualche danno!

In flight in Courchevel with Beech Baron 58. I sweat a lot (real!) because land on the airport  is to land on the deck of the USS carrier Ronald Reagan. And, unfortunately, with some damages!
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Forse è la nostalgia dei tempi andati, quando perdevo serate volando con FS 5 o con FS 98. E’ vero, ero più giovane e il lavoro non era ossessionante come adesso che non ti lascia nemmeno respirare.
Sono stato colto da un raptus e mi son chiesto: perchè non andare in Francia, nell’alta Savoia per fare una puntatina a Courchevel?
Ok, l’idea mi piace e mi metto a lavoro. Lo scenario di base ce l’ho (il solito UTX europe) devo solo scaricare le scenery relative all’aeroporto. Vado su internet e dopo poco m’imbatto negli scenari di ben quattro altiporti riuniti in un unico file, scaricabili dal sito francese vfr-air.
Dopo aver istallato gli altiporti devo trovare le carte relative che sono importantissime. Trovare una pista sulle montagne è già difficile, figuriamoci se non si hanno le carte giuste perché se sbagli e t’infili in una valle, puoi non uscirne più.
Per fortuna c’è internet e per trovarle c’è voluto un poco, ma alla fine gli sforzi sono stati premiati. Ho quello che cercavo. Dentro il file che contiene le carte, a corredo, ci sono delle foto che spiegano nel dettaglio l’avvicinamento e quali sono i punti di riporto per arrivare in finale.
E’ quasi tutto a posto e siccome sono uno che in volo vuole essere sempre sicuro, cerco su You Tube i landing e take off a Courchevel. Ci sono molti video in merito, ma mi colpisce uno in particolare che riguarda il decollo di un Beech Baron. Caspita un Beech Baron!  Credevo che non potessero operare da quell’aeroporto. Bene! Decido che il mio aereo sarà proprio un B. 58.
Scelgo il Beech di default di FS con il cruscotto Garmin 1000. L’aeroporto di partenza è Torino Aeritalia che dista nemmeno cinquanta di minuti da Courchevel. Il volo non ha storia. Meteo reale, calma di vento, temperatura 5° pressione 29.91. Decollo da Torino diretto per Val di Susa, quando sono in verticale di Susa viro per Novalesa, poi per il lago del Moncenisio. In Francia riporto in verticale la Roche Ferran e Col Tambour.
Fin qui bene, ma ora arriva il bello. Con la cartina di avvicinamento (appesa sul volantino) seguo tutte le procedure, ma non riesco proprio a trovare la pista (che è 535 mt. di lunghezza). Finalmente scorgo qualcosa e faccio un passaggio sulla verticale dell’aeroporto. OK, mi dico, è questa! Viro sulla destra, perdo quota e mi ripresento in finale per pista 22.
La pista di Courchevel è come una rampa lunga 535 mt. simile a un grande sky jump. La soglia pista  orientata a 220 è 6371 feet mentre la testata 05 è di 6583 dove c’è un grande pianoro con la torre e il parking.
Quindi devo arrivare sulla soglia pista a 6400 feet circa . Bene ma c’è qualcosa che non va, la pista è alta e si avvicina troppo velocemente. A un certo punto l’aereo scarroccia di lato, segno che c’è un bug nella scenery o c’è del vento al traverso. Alla fine tutto ok? Assolutamente no! Non ho calcolato alcune variabili e atterro un po’ violentemente spezzando il carrello anteriore. Che delusione!
Dopo l’istallazione dell’aeroporto avevo provato l’atterraggio a Courchevel con il mio C 182 e tutto era andato bene. Forse ho voluto esagerare scegliendo il Beech Baron, un bimotore più veloce in atterraggio del 182. Credo che si siano verificate una concatenazione di errori (che nella realtà portano a veri incidenti).
Alcuni sono di carattere umano altri imputabili al simulatore. Dal punto di vista umano devo dire grazie
alla mia spacconeria per aver usato un aereo bimotore senza calcolare le caratteristiche specifiche per quel tipo di manovra e senza aver provato l’atterraggio. Quindi, come già detto, sono arrivato troppo veloce, alto, con un vento che proveniva dalla mia destra ( da 300° circa) e, per ultimo, non essendo molto abituato al cruscotto  Garmin 1000, il mio sguardo è stato impegnato qualche secondo di troppo sul cockpit.
Secondo me il simulatore ha qualche colpa per l’effetto non tridimensionale della visione sullo schermo con un appiattimento (ricordo che la pista va in salita) che mi ha ingannato, senza contare l’ostacolo di roccia davanti alla pista che ti impone di arrivare un po’ alto per poi tirare giù; nella realtà questo sperone è posto più in basso.
Peccato, dopo aver condotto un volo molto bello e suggestivo, finire sulla pista di Courchevel con il carrello rotto non è stato il massimo. Questa è una lezione che terrò a mente per il futuro. Ovviamente nella realtà non mi sarei comportato così, ma con il simulatore ti puoi permettere qualcosa in più che nel mondo reale non faresti mai.
Quindi non mi è rimasto altro che ricaricare la scena e riprovare l’avvicinamento. L’atterraggio è poi riuscito, anche se non mi ha soddisfatto molto.
Volevo riscattarmi e ho provato un atterraggio su l’altro altiporto, Meribel (compreso nel file di prima),  a qualche minuto  di volo da Courchevel e ho usato il mio C 182. Mi son preparato per bene, ho visto qualche video e ho stampato la cartina di avvicinamento di Meribel. Stavolta l’atterraggio è stato ottimo e dopo aver toccato le ruote sulla pista mi son diretto al parking sotto lo chalet, vicino alle piste da sci. Un piccolo riscatto per una giornata che non mi ha dato grandi soddisfazioni.
Quando non concludo positivamente un volo (per me concludere vuol dire shutdown engine) è come avere sprecato del tempo senza concludere nulla. Oltre l’amarezza e gli accidenti che mi mando!
Ah…un accenno agli scenari degli aeroporti. Sono molto reali e ben curati, soprattutto a Courchevel; insomma ti sembra davvero di essere lassù.
Se volete cimentare le vostre capacità di pilotaggio scaricate gli scenari dal sito vfr-air.
Comunque per rilassarmi ho fatto una sciata virtuale sulle meravigliose montagne dell’alta Savoia. A proposito anche a Courchevel ho visto dei SUV, ma eravamo in Francia quindi non c’erano quelli dell’agenzia delle entrate a caccia d’evasori.

Rotta tracciata da Torino a Courchevel



Internet mi da un aiuto: il video mi aiuta a capire l'atterraggio a Courchevel

Torino Aeritalia: ho appena messo in moto
Appena decollato faccio rotta per la Val di Susa
In lontanza il castello di Rivoli, in bassa Val Susa, come punto di riporto

Il display n. 2 in modalità GPS. Seguo la rotta tracciata con Plan-G
Il display primario. Sul video, in basso a destra, ho attivato la modalità FPL per avere tutti i punti rotta
Val di Susa. Tra qualche minuto riporto in verticale di SUsa. Si vedono le due statali e il fiume Dora

Riporto sopra Susa e tra poco virerò per Novalesa
Superata Novalesa sono in vista del lago del Moncenisio
Passo sopra Col Tambour sono già in Francia. Tra qualche minuto dovreiessere in vista di Courchevel

Dopo aver cercato un po' finalmente intravedo qualcosa. Faccio un passaggio in verticale per vedere la situazione
Seguo la carta di avvicinamento, faccio un paio di virate e mi porto in finale per pista 22. Si vede prima della pista lo sperone di roccia che ti porta a rimanere alto in soglia pista.
Purtroppo ho scassato il carrello in pista. Sono incavolato! Dalla modalità mappa reimposto la posizione e finalmente, con qualche difficoltà riesco a posare le ruote in pista. Mi porto al parking. L'aeroporto è ben curato e a parte la signorina sbracciata in mezzo la neveil resto  è molto reale
Un'altra foto dell'altiporto. Mi porto nella zona riservata agli aerei. La scenery rispecchia la realtà.
La zona degli chalet. Praticamente scendo dall'aereo e metto gli sci!


Sullo sfondo la torre di controllo. Quando si atterra bisogna dare molto  motore perchè la pista è in salita
Meribel dista qualche minuto di volo da Courchevel. Stavolta uso il mio 182 . Individuare la pista con la neve non è stato facile. Communque atterro senza problemi.
Mi dirigo al Parking. Anche la scenery di Meribel è molto reale e ben curata.
Sono praticamente sulle piste da sci. Tra poco spegnerò il motore e metterò gli sci.

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