Non ci sono parole per descrivere la morte e distruzione che ha colpito l'Emilia Romagna, suoi abitanti, le case, i monumenti e le fabbriche.
There are no words to describe the death and destruction that hit the Emilia Romagna region, its people, houses, monuments and buildings.
Dopo L'Abruzzo, l'Emilia e dopo L'Aquila, le zone del modenese e del ferrarese. Il terremoto colpisce senza un preciso disegno, non c'è nessun modo per prevenirli, non ci sono complicati algoritmi che possano far conoscere in anticipo, a noi miseri umani, dove colpirà. Almeno per ora.
Oggi nel torinese è stato un giorno da schifo, non ha piovuto, ma ha sempre minacciato di farlo, quindi sono rimasto in casa. Domani che si va a lavoro, ovviamente il sole risplenderà più bello che mai.
In questa pausa forzata ho pensato di fare un post sul terremoto, un volo simulato sulle zone terremotate con foto e immagini dal vero. Un modo per far conoscere, soprattutto chi viene a sbirciare da fuori Italia, cosa è stato il terremoto e che distruzioni ha portato.
Un mio personale pensiero va agli emiliani che è un popolo forte e operoso e che non vede l'ora di ricominciare.
Decollo dall'aeroporto di Reggio Emilia (scaricato da qui) con il mio preferito, il Cessna 182. L'area che sorvolerò è quella colpita: Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro Finale Emilia nel modenese, Crevalcore e Pieve di Cento in Provincia di Bologna e in Provincia di Ferrara Bondeno, Cento e Sant’Agostino. Un poligono di 7 lati che parte e finisce a Reggio Emilia , un volo di circa 35 minuti.
Di seguito delle foto real dei comuni più colpiti prese dal sito dei magnifici Vigili del Fuoco.
Area del terremoto - eartquake Area |
Flight plan |
Aeroporto di Reggio Emilia, in rullaggio per pista 02 |
Decollo da Reggio Emilia |
Alla mia sinistra Crevalcore |
Mirandola e i suoi capannoni industriali |
Alle mie ore 11 vedo Medolla |
In virata Cavezzo e la zona industriale |
Nessun commento:
Posta un commento